ABC della Fatturazione Elettronica alla PA
Ti è successo di dover spiegare a tuo figlio come risolvere un’espressione algebrica? Il trucco sta nel conoscere le regole di base e il gioco è fatto: precedenza alle parentesi tonde e priorità alla moltiplicazione e divisione. Lo stesso accade con la Fatturazione Elettronica. La sua introduzione ha segnato una vera e propria rivoluzione digitale che, per la sua natura mutevole ed evolutiva, ha confuso le persone abituate ad una modalità di lavoro con la PA già consolidata. Ma, ti basterà conoscere l’ABC della disciplina in esame per tornare ad avere pieno controllo della situazione.
Quando e in che modo è stata introdotta la Fatturazione Elettronica? La Fatturazione Elettronica verso la Pubblica Amministrazione è un obbligo di legge: è l’art. 1, commi 209-213, L. 244/2007 (Legge Finanziaria) ad aver introdotto l’obbligo della fatturazione in modalità elettronica verso gli enti pubblici. È un vincolo che interessa, in particolare, alle seguenti fasi del processo di fatturazione agli enti pubblici: emissione, trasmissione, archiviazione e conservazione delle fatture. Queste, inoltre, devono essere create, inviate e ricevute tramite il Sistema di Interscambio – o meglio conosciuto con l’acronimo SdI.
Chi sono i principali soggetti coinvolti? Gli attori interessati dalla fatturazione elettronica sono:
i fornitori di beni e servizi rivolti alla Pubblica Amministrazione;
la PA stessa;
gli intermediari che si incaricano di fornire i servizi inerenti la fatturazione (come banche, Poste, Intermediari finanziari e di filiera, commercialisti, imprese ICT).
Quali sono le fasi che compongono il processo di fatturazione elettronica? I passaggi fondamentali da eseguire sono cinque: redigere la fattura in XML, formato standard previsto dalla normativa; firmare digitalmente la fattura prima dell’invio (la firma ha il compito di assicurare l’autenticità e la completezza del file); inviarla al Sistema di Interscambio, che valuta la correttezza della fattura; attendere la risposta del SdI, una sorta di “ricevuta di consegna”, la quale serve a provare la corretta trasmissione della fattura; infine, eseguite tutte le operazioni precedenti, è necessario conservare la fattura in formato digitale.
Ora che conosci le sue fondamenta, dovresti saperti muovere agilmente in tema di Fatturazione Elettronica. Un ultimo aspetto. Torniamo all’esempio di partenza. Per risolvere un’espressione algebrica, la calcolatrice ti facilita decisamente il calcolo. Lo stesso può fare un software di Fatturazione Elettronica: scegline uno al quale delegare tutte le attività del processo di fatturazione. In questo modo, ti sentirai libero di semplificare gli obblighi!