Frode online ai danni degli imprenditori e-commerce: come identificarla e prevenirla

Le frodi online a danni di imprenditori ed e-commerce sono cresciute del 20% circa tra il 2021 e il 2022. Frodi che non hanno creato gravi problemi solo ai consumatori, ma anche agli e-commerce stessi. In primo luogo, infatti, il rischio è perdere la fiducia dei clienti. In secondo luogo, le truffe comportano ingenti spese che l’imprenditore digitale dovrà pagare di tasca propria. Se da un lato la digitalizzazione ha aperto le porte a nuove opportunità per imprenditori digitali, nonché ai consumatori, dall’altra ha portato con sé anche nuovi rischi legati ad attacchi informatici e tentativi di frode. Il modo migliore per evitare i rischi collegati a frodi e truffe online ai danni di e-commerce e imprenditori digitali è prevenirle. Diversi sono i metodi che si hanno a disposizione per farlo, a partire dal riconoscimento dei segnali che possono far scattare il campanello d’allarme, fino agli strumenti di prevenzione per mantenere sicuro l’e-commerce.  

Perché imparare a difendersi dalle frodi online

Riconoscere e imparare a difendersi dalle frodi online è fondamentale per qualunque imprenditore digitale e per chiunque gestisca un e-commerce. Il motivo è molto semplice. Ingenti sono i danni che le truffe possono provocare all’attività, i quali includono non solo perdite finanziarie, ma anche danni d’immagine. Solo per fare qualche esempio, e senza presentare nemmeno una lista esaustiva degli effetti nefasti scaturiti da frodi online ai danni degli e-commerce, queste possono procurare:  

• perdite finanziarie, dirette o indirette, per esempio a seguito di ordini effettuati utilizzando informazioni di pagamento rubate o pagamenti falsificati con carte di credito rubate; 
• danni alla reputazione. Basti pensare ai clienti che scoprono di essere stati vittima di frodi e truffe navigando sull’e-commerce e di come questi possano parlare negativamente dell’azienda e del sistema di sicurezza con altri potenziali acquirenti; 
• costi operativi aggiuntivi. Sono significative le risorse che devono essere indirizzate alla risoluzione dei danni, il che porta via anche molto tempo, durante il quale l’attività potrebbe rallentare o, persino, arrestarsi del tutto; 
• possibili azioni legali. I clienti danneggiati o truffati potrebbero intraprendere azioni legali nei confronti dell’e-commerce.  

Le frodi e-commerce più comuni: in cosa consistono

Sono moltissime le frodi ai danni degli e-commerce e molte altre nasceranno nei prossimi anni. Ma non si tratta di pratiche contro le quali non è possibile agire in alcun modo. Anzi, le truffe online possono essere riconosciute e bloccate prima di causare danni. Il metodo migliore per proteggersi è, prima di tutto, conoscere quali sono le truffe più frequenti in ambito e-commerce.   

Phishing

È una truffa online che esiste, probabilmente, da quando è nato il web, eppure ancora oggi efficace. I malintenzionati cercano di ottenere informazioni personali, come nome utente, password e dettagli di pagamento, fingendo di essere un’entità legittima attraverso e-mail e inducendo i clienti a fornire dati personali che vengono poi utilizzati per frodi finanziarie o per accedere agli account degli utenti del sito. 

Truffa con pagamento in eccesso

Un cliente invia un pagamento eccessivo per un prodotto o servizio tramite bonifico bancario o assegno. Successivamente, contatta il venditore affermando di aver inviato per errore troppo denaro e chiede un rimborso per la differenza. Una volta che il rimborso viene elaborato, il pagamento iniziale si rivela essere fraudolento. Il risultato? Il venditore si ritrova ad affrontare una cospicua perdita finanziaria.  

Wardrobing

A esserne vittima sono soprattutto gli e-commerce che vendono abbigliamento o accessori moda. Il cliente acquista un articolo di abbigliamento, lo indossa per un periodo di tempo, e poi lo restituisce al venditore per un rimborso completo. Benché possa sembrare una pratica solo al limite della legalità, in realtà il wardrobing provoca perdite finanziarie non indifferenti, dal momento che un articolo già utilizzato può riportare danni o usure. Non solo, perché comporta anche una grave perdita di tempo per l’azienda che deve dedicarsi ai vari resi.  

Chargeback o frode amichevole

Un cliente effettua un acquisto online con una carta di credito o debito legittima, ma successivamente contesta la transazione con la propria banca perché afferma di non aver ricevuto il prodotto o di aver subito un addebito non autorizzato. La banca può quindi avviare una procedura di chargeback, rimborsando il cliente e addebitando il venditore. Nonostante tale pratica possa essere messa in atto anche in buona fede, in realtà può essere orchestrata intenzionalmente per ottenere un rimborso senza restituire effettivamente il prodotto. 

Acquisto con carta rubata

In questo caso, il truffatore effettua degli ordini tramite informazioni di pagamento che ha rubato. Ovviamente, il danno sta al possessore legittimo della carta che si troverà addebitati pagamenti non autorizzati.  

Ordini con account multipli  

Si tratta di una frode e-commerce ben orchestrata, perché i truffatori effettuano ordini utilizzando multipli account creati appositamente. Dopo aver ricevuto gli ordini, optano per la restituzione dei prodotti. Il punto è che non restituiscono gli articoli originali, bensì scatole vuote o oggetti di poco valore. Loro hanno ottenuto il rimborso, mentre l’azienda perde molteplici articoli in una volta sola.  

Come difendersi dalle frodi online  

Come abbiamo visto, tantissime sono le frodi ai danni degli e-commerce e quelle che abbiamo elencato sono solo le più comuni. Ma tutte portano a ingenti danni all’azienda e agli imprenditori online. In queste situazioni, infatti, bisogna tenere conto dei costi sostenuti per il ripristino dei sistemi compromessi – che può richiedere tempo, durante il quale l’azienda può trovarsi in una situazione di stallo –, nonché quelli relativi a eventuali sanzioni. Non solo, perché truffe e frodi sull’e-commerce possono portare a una perdita di fiducia da parte dei clienti e a un danno della reputazione del brand.  

Ma come ci si può difendere dalle frodi online ai danni degli e-commerce? Può sembrare banale, ma la risposta è: evitarle. Per prima cosa, potrebbe essere utile implementare l’autenticazione a due fattori per gli account degli utenti, che richiede ai clienti di fornire ulteriori prove della loro identità oltre alla semplice password, come un codice inviato tramite SMS o un’app di autenticazione. In questo modo, si scoraggiano eventuali truffatori ad accedere agli account.  

In secondo luogo, andrebbero sempre monitorate le transazioni sospette, implementando sistemi appositi per individuare modelli di comportamento non trasparenti, come acquisti di grandi quantità di prodotti o transazioni da parte di nuovi account.  

Infine, la cosa migliore da fare sarebbe dotarsi di strumenti di protezione che possano aiutare a individuare e prevenire comportamenti sospetti e tentativi di truffa. Il che riuscirebbe a rendere anche l’azienda maggiormente competitiva sul mercato.  

Moltissime sono le aziende che, proprio per non correre rischi e non perdere la propria posizione sul mercato, utilizzano oggi diversi strumenti di protezione – si stima che il mercato della prevenzione delle frodi nel settore e-commerce raggiungerà i 70 miliardi di dollari entro il 2025. 

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