L’E-commerce B2B in Italia ha un valore di 310 miliardi di euro
In Italia, l’E-commerce B2B vale 310 miliardi di euro, con un incremento del 19% rispetto all’anno precedente.
Sono 120mila quelle che nel 2016 hanno adottato soluzioni di E-commerce per le operazioni di acquisto e vendita da e verso altre imprese: circa il 20% in più rispetto all’anno precedente. In percentuale, oggi oltre la metà delle grandi imprese e il 26% delle PMI utilizza strumenti di E-commerce B2B.
I numeri sono quelli dell’Osservatorio fatturazione elettronica & E-commerce B2B della School of Management del Politecnico di Milano, dal quale emerge inoltre che:
- il 50% dei volumi di E-commerce B2B è gestito tramite soluzioni digitali avvengono tra produttori e rivenditori;
- il 30% riguarda produttori-fornitori;
- il restante 20% si divide tra grossisti e rivenditori e tra produttori e grossisti.
Cresce anche lo scambio elettronico di dati, con oltre 150 milioni di documenti (+36% rispetto al 2015) scambiati da 12mila imprese, in aumento del 9%.
In Italia ci sono
- 430 extranet e portali B2B che collegano 120mila imprese per lo scambio di documenti del ciclo dell’ordine;
- quasi 250 i grandi portali di eprocurement, attivati per supportare i processi di selezione e qualifica dei fornitori, che nel 40% dei casi hanno portato anche alla digitalizzazione del ciclo dell’ordine.
Il sistema economico dell’Italia è costituito da più di 5 milioni di imprese (4.500 quelle grandi, 250.000 le PMI, 1,5 milioni le microimprese e 3,2 milioni le imprese individuali), e le relazioni B2B sono la parte più rilevante della loro attività: su un fatturato totale generato da tutte le imprese italiane di oltre 3.600 miliardi di euro il B2B pesa infatti quasi per il 75%. Il restante 25% (circa 950 miliardi di euro) è il valore delle transazioni che le aziende conducono verso i consumatori finali, cioè il mercato B2C.
È quindi maggiore il valore generato dalle transazioni tra imprese rispetto a quello tra imprese e consumatori commenta. È importante introdurre strumenti digitali in maniera capillare per aumentare la competitività delle imprese.