Come ridurre i tempi di risposta del server di un sito e-commerce

12.07.2024 - Tempo di lettura: 7'
Come ridurre i tempi di risposta del server di un sito e-commerce

Per ottimizzazione un sito e-commerce e aumentare la velocità di caricamento delle pagine, concentrarsi solo sulle prestazioni del front-end non basta. Un’operazione fondamentale è infatti quella di analizzare anche il server, dove ha inizio il caricamento vero e proprio del sito. Per ridurre i tempi di risposta del server è necessario quindi analizzare il TTFB (Time to first byte), in grado di influenzare il sito in maniera diretta. Ridurre il TTFB è un’operazione spesso trascurata, anche se di vitale importanza per la velocità di un e-commerce e il posizionamento all’interno dei motori di ricerca, che infatti premiano siti veloci e in grado di offrire agli utenti oltre ai contenuti di qualità anche una esperienza di navigazione gratificante.  

Cos’è il tempo di risposta del server

Il tempo di risposta del server è un aspetto cruciale per un sito web, in particolare se si tratta di un e-commerce. L’espressione si riferisce al tempo che trascorre tra la richiesta inviata dal browser del cliente o visitatore del sito e la risposta elaborata dal server. In sostanza è il tempo impiegato dal server per rispondere alla richiesta e inviare la risposta al browser dell’utente. Si misura in TTFB (Time to First Byte), cioè il numero di millisecondi (ms) necessari per ricevere il primo byte della pagina dopo l’invio della richiesta.  

Le fasi in cui si articola l’intero processo sono quattro: 

  • l’invio della richiesta dal browser del visitatore: quando l’utente carica la pagina web, viene si attiva una richiesta http; 
  • l’elaborazione della richiesta da parte del server tramite l’avvio di processi come l’esecuzione degli script; 
  • l’invio della risposta al browser dell’utente; 
  • il processo di rendering della pagina web richiesta da parte del browser; 
  • il render, il momento in cui la pagina web viene visualizzata dal visitatore. 

Qual è il tempo di risposta ideale del server  

Secondo le indicazioni fornite da Google il tempo di risposta ideale dovrebbe essere inferiore agli 800 ms, se il valore è compreso tra gli 800 ms e i 1800 ms allora il sito avrà bisogno di alcuni miglioramenti, se supera i 1800 ms invece il tuo e-commerce ha un problema.  

Perché il tempo di risposta del server è lento?

I fattori che possono determinare un tempo di risposta lento del server sono molteplici. Ecco le principali cause che influenzano la velocità di risposta e caricamento di un sito e-commerce. 

  • Le scarse prestazioni del server. Un buon server deve essere in grado di fornire sicurezza e performance efficienti, tempi di risposta molto lunghi potrebbero dipendere da malfunzionamento o basse prestazioni del server. 
  • Un sovraccarico del server. Un numero eccessivo di richieste può sovraccaricare il server, rallentando le risposte. 
  • Un sito non ottimizzato. File, immagini o video troppo grandi o pesanti, ovvero con un basso livello di ottimizzazione, possono condizionare la velocità di caricamento delle pagine di un sito web. 
  • Problemi di connessione. Una connessione Internet lenta o instabile può influenzare negativamente il tempo di risposta. 

Perché dovresti ridurre i tempi di risposta del server 

La velocità di risposta del server è un fattore determinante per il successo di un sito e-commerce, la sua visibilità e la percentuale di conversione. Un tempo di risposta troppo lungo, infatti, causa una frequenza di rimbalzo molto alta, la percentuale di visitatori che lascia il sito subito dopo essere arrivati su una sola delle sue pagine è cioè elevata. 

Non è un caso che Google premi i siti con tempi di risposta rapidi posizionandoli meglio; una velocità performante è un valore aggiunto per chi cerca contenuti di qualità. Chi fa acquisti online apprezza un sito e-commerce veloce, non ha voglia di aspettare, ha bisogno di trovare subito ciò che sta cercando e di concludere l’acquisto il più velocemente possibile, diversamente abbandonerà il carrello e andrà altrove. Secondo Google le probabilità che un cliente abbandoni una pagina web che per aprirsi impiega fra 1 e 3 secondi, prima che il sito finisca di caricarsi, sono del 32%.  

Se non vuoi quindi perdere fatturato non ti rimane che ridurre i tempi di risposta del server del tuo e-commerce: solo così potrai migliorare la user experience, tempi di caricamento più veloci aumentano infatti la soddisfazione del cliente, il numero di conversioni e il volume delle vendite. Un utente soddisfatto si trasforma nella maggior parte dei casi in un consumatore che acquista, non solo: un server che risponde rapidamente contribuisce a ottimizzare il posizionamento del tuo negozio online nei motori di ricerca e a farti trovare più facilmente. 

7 modi per ridurre i tempi di risposta del server

Per ridurre i tempi di risposta del server esistono diverse strategie.  

  • Affidati a un buon servizio di hosting. Assicurati che il provider di hosting, ovvero il fornitore della piattaforma che ospiterà il sito web, sia affidabile e adeguata alle esigenze del tuo e-commerce. Un hosting di buona qualità è in grado di offrire performance elevate con tempi di risposta ridotti e un buon TTFB. Al contrario servizi di hosting inadeguati e di scarsa qualità come gli hosting web gratuiti, contribuiscono a rendere i server più lenti. 
  • Ottimizza le immagini delle schede prodotto. Foto di alta qualità sono il biglietto da visita di uno shop online di successo perché hanno il compito di mostrare il prodotto invogliando i clienti a comprare, ma avere immagini di qualità elevata significa anche appesantire il sito. A meno che non si decida di ottimizzarle riducendone le dimensioni ma stando a attenti a non comprometterne la qualità, usando formati appropriati come Jpg o Png e sfruttando strumenti di compressione. 
  • Abilita il caching. Questa procedura permette all’utente che visita il tuo sito e-commerce di scaricare i contenuti sotto forma di file temporanei e memorizzarli nel disco fisso del suo pc, così da ridurre i tempi di risposta durante le visite successive. In questo modo darai al browser del cliente una versione del sito salvata in precedenza. 
  • Minifica il codice (CSS, JavaScript e HTML). Una pagina web è composta da vari elementi presenti nei fogli di stile, nell’HTML e nel Javascript che spesso contengono spazi vuoti, righe inutili e commenti; si tratta di informazioni che occupano spazio e rallentano il caricamento del sito, per questo ottimizzarli aiuta a ridurre il tempo di risposta del server. L’ottimizzazione in questo caso consiste ad esempio nell’eliminazione di caratteri superflui e regole inutilizzate rendendoli più leggeri. Questo aiuta Google a leggere più facilmente le informazioni del tuo sito e-commerce. 
  • Ottimizza il database. Con il passare del tempo il database, il luogo dove si archiviano tutte le informazioni di un sito, accumula enormi quantità di dati che a lungo andare rischiano di appesantire il sito e rallentarlo. Per velocizzarlo si rende quindi necessario pulire il database, per esempio rimuovendo i dati superflui e obsoleti. 
  • Limita l’uso di risorse esterne, widget e strumenti di condivisione. Le risorse esterne sono tutti quegli elementi che non si trovano direttamente sul tuo server e insieme ai widget, come quelli dei vari social, possono pesare notevolmente sulle prestazioni del sito. Il loro caricamento da server esterni può richiedere tempo, ogni widget o strumento aggiuntivo aumenta infatti la quantità di dati da caricare. Limitarne l’uso ti aiuterà quindi a ridurre le richieste effettuate al server per l’utilizzo di queste risorse. 
  • Utilizza un CDN. Se i clienti del tuo e-commerce provengono da diverse regioni del mondo, una buona idea potrebbe essere quella di usare un Content Delivery Network (CDN), una rete di server posizionati in diverse località che consente agli utenti di accedere da quello geograficamente più vicino.    
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