Come e dove si registra un marchio
Chi ha intenzione di aprire un eCommerce o, più in generale, vuole avviare un nuovo business deve assolutamente sapere come registrare un marchio in Italia. Nello specifico, è necessario conoscere quali sono le disposizioni nel nostro Paese in merito a chi può registrare un marchio e come e dove è possibile farlo (e con quali costi). Procediamo, però, con ordine e chiariamo, innanzitutto, cos’è un marchio.
Cos’è un marchio
Come da definizione ufficiale, il marchio “è un ‘segno’ usato per identificare i prodotti/servizi di una impresa e distinguerli da quelli della concorrenza”.
Può essere un marchio d’impresa qualsiasi segno, in modo particolare parole (inclusi i nomi di persone), disegni, lettere, cifre, colori, forma del prodotto o del confezionamento, suoni, a condizione che sia adatto a distinguere i prodotti e servizi di un’impresa da quelli di un’altra, oltre che a essere rappresentato nel registro in modo sufficientemente chiaro per determinare con chiarezza e precisione l’oggetto della protezione.
Non tutto, però, può essere registrato come marchio. Più precisamente, in Italia non è possibile registrare:
- ritratti di persone, nomi e segni notori (in assenza di consenso);
- stemmi, bandiere e altri simboli di interesse pubblico;
- marchi contenenti parole, figure o segni con significazione politica o alto valore simbolico, oppure contenente elementi araldici;
- stemmi di partiti politici;
- segni contrari alla legge, all’ordine pubblico oppure al buon costume (ai sensi del Codice penale e delle leggi penali);
- indicazioni geografiche;
- riproduzioni di opere d’arte o beni culturali.
Il marchio da registrare, inoltre, deve essere “nuovo”, cioè non deve essere stato registrato in precedenza da altri. L’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) non esegue ricerche di anteriorità nel momento in cui prende in esame una domanda di registrazione di un marchio, perciò, spetta a chi presenta il marchio effettuare ricerche in tal senso sulle varie banche dati degli uffici che registrano i marchi (la banca dati dei Depositi Nazionali dell’UIBM per i marchi depositati in Italia, la banca dati dell’EUIPO per i marchi depositati in Europa e la banca dati della WIPO per i depositi Internazionali).
Chi può registrare un marchio
È importante sapere che, in Italia, la domanda per la registrazione di un marchio può essere presentata da chiunque: persona fisica, persona giuridica, associazioni, enti etc, inclusi i minorenni, anche stranieri, purché domiciliati in uno dei Paesi appartenenti all’Unione Europea.
Possono essere titolari di un marchio anche più soggetti. Oltre che direttamente dal titolare, la domanda può essere presentata anche da un soggetto abilitato alla sua rappresentanza.
Come e dove registrare un marchio e quanto costa
Prima di presentare domanda per la registrazione di un marchio bisogna assicurarsi che esso rispetti tutti i requisiti precedentemente citati. Non solo: bisogna anche scegliere le classi della Classificazione internazionale dei prodotti e dei servizi (Classificazione di Nizza) per cui si vuole tutelare il marchio. Bisogna sapere, infatti, che un marchio registrato è protetto solo per specifiche categorie commerciali, che vanno indicate nella domanda.
Come e dove registrare un marchio
Per registrare un marchio in Italia è possibile presentare la domanda presso una Camera di Commercio o spedirla per posta al Ministero dello Sviluppo Economico. Se si è in possesso di firma digitale si può anche procedere alla registrazione in modalità telematica, tramite il sito dell’UIBM.
Come già accennato, per la registrazione del marchio a livello europeo è invece possibile rivolgersi all’EUIPO, mentre per la protezione del marchio in ambito internazionale bisogna registrarlo tramite l’ufficio WIPO nei Paesi che riconoscono il Marchio Internazionale.
A livello di documentazione, per la registrazione di un marchio in Italia è previsto un apposito modulo che è possibile scaricare dal sito dell’UIBM. Se si opta per la modalità cartacea o la modalità postale, il modulo va presentato in versione originale e in doppia copia, assieme all’immagine del marchio su foglio bianco (per la modalità telematica è previsto, invece, che l’immagine del marchio sia su un file e caricata in una sezione apposita).
Quanto costa registrare un marchio
La panoramica su come registrare un marchio in Italia non può che terminare sui costi, che variano in base alla modalità scelta per presentare la domanda. Per la registrazione di un marchio individuale, bisogna prevedere (in ogni caso) il pagamento di 101 euro per una classe e di 34 euro per ogni classe aggiuntiva. Inoltre, in caso sia necessaria una lettera d’incarico, bisogna pagare ulteriori 34 euro.
A questi costi “fissi”, poi, bisogna aggiungere una marca da bollo da 42 euro nel caso in cui si scelga la modalità telematica oppure una da 16 euro negli altri due casi. La modalità telematica non prevede altre spese per il diritto di segreteria, a differenza della modalità cartacea presso la CCIAA (40 euro, che diventano 43, più 16 di marca da bollo, nel caso in cui si richieda una copia autentica del verbale di deposito) e della modalità postale (40 euro).