Cosa si intende per Marketplace e quali sono gli esempi online più famosi
Chi decide di vendere prodotti o servizi sul web ha a sua disposizione due strade principali da poter percorrere: aprire un sito eCommerce oppure affidarsi a una piattaforma di marketplace (c’è, in realtà, una terza via: utilizzare entrambe le soluzioni contemporaneamente).
Per procedere alla scelta migliore è necessario sapere con precisione come funzionano questi canali di vendita, quali sono i vantaggi che sono in grado di assicurare alle aziende (e ai consumatori) e quali, invece, sono gli aspetti negativi che li caratterizzano.
Questa guida è dedicata in maniera specifica a chi intende sapere cos’è un marketplace, come funziona una piattaforma del genere e quali sono quelle più importanti attualmente presenti sul web.
Cos’è un marketplace e come funziona
Per riuscire a capire il significato di marketplace è possibile immaginare una piattaforma di questo tipo come una sorta di centro commerciale online, dove i clienti possono trovare una grande quantità di prodotti e servizi diversi proposti da vari brand.
Un marketplace è, infatti, una piattaforma online all’interno della quale le imprese affiliate possono avere uno spazio online dove vendere i loro prodotti e servizi. Questo modello di business, generalmente, prevede che le aziende, dopo aver creato un account, paghino alla piattaforma che ospita il loro spazio una quota mensile e una commissione per ogni vendita effettuata, che può variare in base alla categoria merceologica o al piano di vendita scelto.
È evidente, quindi, che il margine di guadagno per un’azienda è più contenuto rispetto a un sito eCommerce. Per valutare al meglio se sia conveniente o meno ricorrere a un marketplace, però, è opportuno condurre un’analisi più approfondita dei benefici e degli svantaggi che caratterizzano questa particolare modalità di vendita online.
Gli svantaggi e i vantaggi di un marketplace
Come appena accennato, i margini di guadagno più ridotti rispetto a un eCommerce sono uno dei principali punti a sfavore di un marketplace.
All’interno di queste piattaforme, inoltre, la concorrenza è molto alta e si basa essenzialmente sul prezzo. Il brand, infatti, assume in questo caso un’importanza secondaria per i consumatori, che concentrano la loro attenzione sul costo di un prodotto e sulla sua disponibilità nel momento in cui intendono procedere all’acquisto. Differenziarsi e catturare l’attenzione dei clienti è, perciò, molto più complicato per le aziende.
Anche il funzionamento stesso di un marketplace può rappresentare un limite per i venditori: i termini e le condizioni commerciali previsti dalle piattaforme di marketplace sono fissi e, per questo motivo, risulta difficile che possano sposarsi alla perfezione con le esigenze di tutte le differenti aziende che operano al loro interno.
Un altro svantaggio per le imprese che decidono di ricorrere a un marketplace per vendere i loro prodotti e servizi online riguarda la ridotta accessibilità ai dati dei clienti, che rende più complicato portare avanti attività di remarketing e fidelizzazione. Non solo: il fatto che le aziende vendano su piattaforme di terze parti riduce il loro controllo sulle informazioni dei consumatori, con tutto quello che ciò può implicare in termini di privacy e protezione dei dati personali (anche se le grandi piattaforme di marketplace sono sottoposte a rigidi controlli e ferree regole in tal senso).
Ricorrere a un marketplace, però, ha anche importanti risvolti positivi per le aziende. Innanzitutto, per vendere i propri prodotti e servizi con questa modalità non c’è bisogno di creare e gestire un sito web e, in questo modo, viene meno un’importante voce di spesa.
Non solo: potendo beneficiare dell’autorevolezza e della popolarità della piattaforma di marketplace, un’azienda può assicurarsi un migliore posizionamento sui motori di ricerca in tempi più brevi e con uno sforzo economico molto minore in termini di pubblicità e marketing.
La grande popolarità delle piattaforme di marketplace è dovuta anche al fatto che questi siti vengono usati dagli utenti anche come semplici motori di ricerca, dove poter trovare la soluzione in grado di rispondere al meglio alle loro esigenze e più conveniente dal punto di vista economico.
Alcune piattaforme di marketplace, inoltre, si assumono anche l’onere di occuparsi della spedizione del prodotto e del servizio di assistenza ai clienti, assicurando in questo modo un ulteriore risparmio ai venditori in termini di soldi e tempo.
Le piattaforme di marketplace, come già accennato, possono essere canali di vendita aggiuntivi per le aziende già consolidate sul mercato, ma possono anche rappresentare il primo approccio alla vendita sul web per chi sta valutando la possibilità di dedicarsi al commercio online. In questo modo, infatti, è possibile testare il gradimento dei consumatori nei confronti dei prodotti o servizi proposti, imparando al contempo a gestire le relazioni online con i clienti.
Ma non è tutto: alcune piattaforme di marketplace sono colossi del web, multilingua e in grado di accettare pagamenti con valute diverse. Ciò le rende particolarmente adatte anche a chi vuole sperimentare un possibile debutto all’estero.
I più importanti marketplace presenti sul web
Ora che è più chiaro cos’è un marketplace e come funziona è opportuno introdurre una distinzione all’interno di questa macrocategoria: esistono infatti marketplace orizzontali e marketplace verticali.
Per marketplace orizzontale si intende una piattaforma di marketplace che ospita al suo interno prodotti e servizi di varie tipologie e appartenenti a differenti settori merceologici.
L’esempio di marketplace orizzontale più popolare al giorno d’oggi è Amazon, anche se forse non tutti sanno che la più grande Internet Company al mondo è nata come libreria online, col “semplice” sogno di vendere libri in tutto il mondo. Oggi, però, all’interno di Amazon è possibile trovare ogni genere di prodotto. Altri esempi di marketplace orizzontali sono eBay, AliExpress, Facebook Marketplace.
Un marketplace verticale, invece, è una piattaforma che si occupa in maniera esclusiva di un tipo di prodotto o di diversi prodotti appartenenti allo stesso ambito merceologico.
Tra gli esempi più comuni di marketplace verticali è possibile menzionare Manomano (un marketplace verticale dedicato al bricolage, al giardinaggio e ai prodotti fai da te) ed ePrice (un marketplace incentrato su elettronica, elettrodomestici e oggetti per la casa.