Superbonus aiuti quater: cosa cambia nel nuovo decreto
Nel 2023 gli incentivi fiscali del Superbonus sono mantenuti con un’aliquota però più bassa non più al 110% ma al 90 e sono stati reintrodotti quelli per le abitazioni familiari con scadenza il 31 marzo 2023 se per lavori ancora in corso d’opera e con scadenza al 31 dicembre 2023 se l’unità unifamiliare è una prima casa e se il richiedente è al di sotto dei 15.000 euro di reddito annui.
L’aliquota al 110% è mantenuta solo per quei lavori di ristrutturazione che presenteranno la CILAS entro il 25 novembre.
Questi cambiamenti del nuovo Governo nascono da un’analisi del provvedimento Superbonus gestito fino a questo momento che era nato per risollevare l’economia a seguito della pandemia e che ha però ad oggi creato molta confusione ed è costato alle casse dello stato molto di più delle previsioni.
Secondo il Ministro dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti, il Superbonus al momento è stato solo a beneficio di pochi e dovrà includere nei prossimi mesi anche chi non si può permettere di realizzare dei lavori di adeguamento della propria abitazione.
Il nuovo decreto si rileva quindi peggiorativo per i condomini e edifici composti da più unità immobiliari non solo perché anticipa di un anno la scadenza dal 31 dicembre 2023 al 31 dicembre 2022, ma anche perché abbassa l’aliquota al 90%.
Chi potrà beneficiarne maggiormente saranno le singole unità immobiliari con proprietari con un reddito complessivo che può raggiungere al massimo i 15.000 euro nell’anno precedente all’esecuzione dei lavori.