Chi è e cosa fa il progettista architettonico
Il progettista architettonico è il soggetto preposto alla definizione di ciò che deve essere realizzato in certi tempi modi e costi.
Il progettista può essere generale, se ha la funzione di gestire un team di progettazione e quindi coordina e definisce le fasi della progettazione, o specialistico quando si occupa di funzioni specifiche dell’opera come gli impianti, la struttura, ecc.
Cos’è e cosa fa il progettista architettonico
Nel vasto panorama dell’edilizia e dell’industria delle costruzioni, la figura del progettista architettonico riveste un ruolo di fondamentale importanza. Si tratta di colui che, attraverso la sua creatività, competenza tecnica e visione strategica, trasforma in progetti concreti e realizzabili le idee.
Il progettista architettonico deve avere le adeguate capacità per concepire gli spazi abitativi e lavorativi. Il suo compito è tradurre le esigenze del committente in una struttura architettonica funzionale ed esteticamente convincente. Il tutto sapendo integrare nel progetto le normative urbanistiche territoriali, la massima sicurezza e il rispetto dell’ambiente.
Il progettista, quindi, occupa una posizione centrale nel processo edilizio, in quanto dalla sua capacità di interpretare correttamente la domanda e di trasporla sul piano progettuale in termini quantitativi e qualitativi definiti, misurabili e controllabili, dipende la possibilità di garantire la soddisfazione del cliente e la corretta gestione del contratto di appalto; è quindi titolare di una funzione di studio, elaborazione, sintesi, proposta che si traduce in uno strumento di carattere unitario.
Un ruolo senz’altro coinvolgente e complesso, che necessita del supporto dei migliori software per l’edilizia e le costruzioni, come TeamSystem Construction Project Management e TeamSystem Construction Gestione Imprese: gestionali per l’impiantistica e le imprese edili che consentono al progettista architettonico di avere una visione chiara e dettagliata del progetto, migliorando l’efficienza e la produttività.
Garanzia di idoneità qualitativa dell’opera
Il progettista deve garantire l’idoneità qualitativa dell’opera commissionatagli, la sua completezza e l’assenza di lacune e difetti, la conformità alle norme di legge e ai regolamenti.
Inoltre, il progettista architettonico ha l’onere di creare un progetto in grado di soddisfare le richieste e le idee del committente, restando all’interno del budget e delle tempistiche segnalate dal committente stesso.
Nello svolgimento delle sue attività e nella restituzione dei risultati deve quindi coprire uno spettro disciplinare molto vasto che fa riferimento ai diversi livelli del compito progettuale, come territorio, ambiente, urbanistica, edilizia e architettura e alle diverse componenti dell’architettura (la forma, i caratteri distributivi, la statica, la tecnologia edilizia e impiantistica).
Il progettista deve tener conto, nello svolgimento delle sue funzioni, oltre che delle esigenze del Committente, anche dei vincoli esterni al processo edilizio relativo all’opera da realizzare di tipo normativo (tecnico e procedurale), culturale, economico e di disponibilità delle risorse. Il progettista, in rapporto al modello operativo di processo adottato, ha come referenti fondamentali il Committente dell’opera o l’Impresa.
I requisiti del progettista architettonico
I requisiti per essere progettista architettonico sono strettamente legati alla propria specializzazione professionale. Può svolgere la funzione di progettista un ingegnere, un geometra o un architetto, purché sia iscritto a un albo professionale che accerti competenze mirate in tema di progettazione architettonica e progettazione strutturale.
RUP e Progettista architettonico: possono essere la stessa cosa?
Spesso ci si interroga sulla possibilità che RUP (Responsabile Unico del Procedimento) e progettista architettonico possano essere la stessa cosa.
Secondo la normativa in alcuni casi questo può succedere. Come specificato dalle linee guida dell’ANAC (Autorità nazionale anticorruzione) le due figure possono coincidere solo quando il RUP è in possesso di determinati requisiti, come un’esperienza almeno triennale o quinquennale, un titolo di studio abilitante e una specifica e verificata formazione in materia di progettazione.
In ogni caso, qualsiasi siano le condizioni ci sono specifici casi in cui le figure del RUP e del progettista non possono coincidere:
- per interventi con un importo preventivato superiore a 1.500.000 euro;
- in caso di lavori estremamente complessi che hanno notevole rilevanza dal punto di vista architettonico, tecnologico o storico-artistico;
- quando si palesano incompatibilità previste dall’art 26 c. 7 dlgs 50/2016;
- quando, all’interno di un intervento, si palesano incompatibilità tra le attività di validazione e le attività di progettazione.