Come si controlla un cantiere edile? Ecco la check-list per una supervisione ottimale

04.04.2025 - Tempo di lettura: 6'
Come si controlla un cantiere edile? Ecco la check-list per una supervisione ottimale

La gestione di un cantiere edile richiede un’attenta supervisione e un controllo scrupoloso per garantire sicurezza, efficienza e conformità normativa. Con l’introduzione della nuova patente a punti per le imprese edili, diventa ancora più importante monitorare ogni aspetto del cantiere per evitare sanzioni e migliorare la reputazione aziendale. In questo articolo vedremo una checklist di cosa controllare in un cantiere, chi deve svolgere l’attività di controllo e come i moderni software possono facilitare questo compito.

Chi svolge in cantiere attività di controllo e alta sorveglianza?

L’industria dell’edilizia è una delle più dinamiche e pericolose, in cui è essenziale garantire la massima sicurezza per i lavoratori e il rispetto delle normative vigenti. Chi controlla i cantieri edili, come il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione (CSP) o di esecuzione (CSE), sa bene quanto sia fondamentale assicurarsi che i lavoratori siano al riparo da rischi gravi. Ma chi esegue i controlli in cantiere? Oltre alle figure appena citate, strettamente connesse ai singoli progetti, va ricordato che, per la parte sulla sicurezza e per ciò che riguarda la conformità alle prescrizioni stabilite nel capitolato d’appalto, possono effettuare controlli anche gli ispettori del lavoro e di cantiere.

La check-list per le verifiche in cantiere

Per garantire una maggiore precisione nella gestione della sicurezza nei cantieri, nel 2010 il Ministero dei Lavori Pubblici ha pubblicato una check-list per organizzare la tutela dei lavoratori e facilitare la raccolta di informazioni in caso di ispezione. Questa check-list si è dimostrata un prezioso strumento per supportare imprese edili e tecnici nel miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei cantieri. Il documento raccoglie una serie di controlli fondamentali indicati dagli organi di vigilanza, evidenziando gli aspetti prioritari da garantire nei cantieri temporanei e mobili.
Può essere utilizzata sia dalle imprese come una sorta di check-up preventivo per verificare se il cantiere sia in regola prima di un’ispezione, sia dai coordinatori per rilevare e segnalare eventuali irregolarità.

La check-list si articola in sette sezioni:

  • organizzazione del cantiere;
  • viabilità del cantiere;
  • rischio di caduta dall’alto e idoneità opere provvisionali;
  • attrezzature da lavoro e D.P.I.;
  • Demolizioni;
  • formazione dei lavoratori e sorveglianza sanitaria;
  • documentazione di cantiere.

Di seguito, analizzeremo ciascun punto nel dettaglio.

1. Organizzazione del cantiere

Un cantiere deve essere ben definito con aree specifiche per lo stoccaggio e gli accessi. Deve essere pertanto dotato di una recinzione idonea (in rete metallica, plastica o tavolati completi in legno) che impedisca l’accesso alle persone non autorizzate alle lavorazioni.

In cantiere deve essere inoltre presente uno spogliatoio idoneo, illuminato, dotato di impianto di riscaldamento, areazione, con un sistema di chiusura a chiave per lasciare in sicurezza i beni durante l’attività lavorativa.

Viene posta attenzione anche sulla presenza di gabinetti e lavabi, così come sulla presenza di mezzi di estinzione. Il piano di sicurezza deve essere comunicato a tutto il personale, con simulazioni periodiche e accertandosi che siano stati designati dei responsabili per le emergenze.

2. Viabilità del cantiere

In questo caso i controlli riguardano gli accessi. In genere, si soffermano sulla larghezza della rampa di accesso al fondo degli scavi, che deve poter consentire un franco di almeno 70 centimetri oltre la sagoma del veicolo usato. Va inoltre verificato che i percorsi pedonali e carrabili siano separati per evitare incidenti e che nella pavimentazione non siano presenti buche o superfici scivolose.

3. Rischio di caduta dall’alto e idoneità opere provvisionali

Le cadute dall’alto rappresentano una delle principali cause di infortunio nei cantieri edili. Per prevenirle, è necessario controllare ponteggi, linee vita presenti sui tetti e sulle altre superfici a rischio, nonché il posizionamento di parapetti, protezioni temporanee, scale e piattaforme di lavoro. Per i lavori effettuati a un’altezza superiore ai 2 metri, è necessaria l’adozione di idonee impalcature e opere provvisionali per eliminare il rischio di caduta.

4. Attrezzature di lavoro e Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)

Tutte le attrezzature di lavoro utilizzate devono rispettare gli standard delle norme vigenti ed essere idonee ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori. Inoltre, devono essere in conformità con le istruzioni d’uso e oggetto di manutenzione regolare.
I dispositivi di protezione individuale vengono scelti in funzione della tipologia di rischio e forniti a ogni lavoratore. È compito del datore di lavoro verificare periodicamente le attrezzature in dotazione.

5. Demolizioni

Per quanto concerne i lavori di demolizione, deve essere presente uno specifico piano di demolizione, come previsto dagli artt. dal 150 al 155 del D.Lgs. 81/08. Il piano deve essere dettagliato e approvato, le barriere e le reti devono essere installate per evitare la dispersione dei materiali e vanno utilizzati sistemi di abbattimento. Inoltre, è essenziale una verifica preliminare volta ad accertarsi che l’area di intervento sia sgombra e che i rischi siano stati valutati.

6. Formazione dei lavoratori e assistenza sanitaria

Come stabilito dall’articolo 37 del D.Lgs. 81/08, sul datore di lavoro ricade l’obbligo di formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti. Ogni lavoratore deve essere adeguatamente formato sulle attrezzature di lavoro da utilizzare, in materia di sicurezza e salute. Le visite mediche sono obbligatorie e devono venire effettuate entro le scadenze previste.

7. Documentazione di cantiere

In questo piccolo ecosistema rientrano certificati e modelli obbligatori da aggiornare costantemente. Ad esempio, il Piano Operativo di Sicurezza (POS) deve essere aggiornato e deve essere specifico di cantiere, mentre il Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti (DUVRI) è necessario qualora operino più imprese all’interno dello stesso cantiere.

Il registro di cantiere va compilato ogni giorno e deve contenere le attività svolte e occorre controllare che tutte le autorizzazioni siano sempre valide.

Importanza di software dedicati per il controllo efficiente del cantiere edile

La gestione dei cantieri edili richiede strumenti avanzati in grado di affrontare la complessità delle operazioni e garantire il rispetto di standard elevati. L’adozione di software dedicati diventa essenziale per monitorare le attività, assicurare la conformità alle normative, migliorare l’efficienza e ridurre il rischio di sanzioni legate alla patente a punti.

Questi strumenti non solo agevolano il controllo in tempo reale, ma offrono una supervisione completa degli aspetti critici, dalla sicurezza dei lavoratori alla gestione delle lavorazioni interferenti. Utilizzare soluzioni digitali permette alle imprese di ottimizzare i processi operativi, minimizzare i rischi e migliorare la qualità dei progetti.

Un esempio concreto è il Modulo Sicurezza del software TeamSystem Construction Project Management, che semplifica il coordinamento delle operazioni, garantendo una gestione efficace e intuitiva degli obblighi legati alla sicurezza nei cantieri. Lo strumento PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento), infatti, ha l’obiettivo di identificare, analizzare e valutare i rischi presenti in cantiere, definendo le misure, le procedure e le attrezzature necessarie per garantire, durante l’intero svolgimento dei lavori, il rispetto delle normative sulla prevenzione degli infortuni e la protezione della salute dei lavoratori.

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