Ruolo e Responsabilità dei Collaudatori edili
I collaudi sono le operazioni attraverso le quali il committente accerta che le opere siano state realizzate in conformità al progetto. La legge prescrive di nominare i Collaudatori entro 30 giorni dalla ultimazione ed eseguire il collaudo entro sei mesi; la legge prescrive inoltre il collaudo delle opere strutturali di tutti gli edifici pubblici. Per costruzioni di carattere particolare è previsto il collaudo delle opere edilizie e degli impianti.
Più in particolare, l’art. 3 della legge n. 1086/1971 dispone che tutte le opere strutturali devono essere sottoposte a collaudo statico, mentre l’art. 21 dispone che la costruzione delle opere di cui all’art. 1 deve avvenire in base ad un progetto esecutivo redatto da un ingegnere o architetto o geometra o perito industriale edile iscritti nel relativo albo, nei limiti delle rispettive competenze, così come la direzione dell’esecuzione delle opere.
In questo approfondimento di TeamSystem vedremo allora nel dettaglio qual è il ruolo e quali sono le responsabilità del Collaudatore edile, dalla verifica di conformità al progetto alla risoluzione delle controversie.
Chi può eseguire il collaudo delle opere edili
Il collaudo delle opere edili deve essere eseguito da un professionista (ingegnere o architetto) iscritto all’albo da almeno 10 anni, e che non sia in alcun modo coinvolto nella progettazione, direzione o esecuzione dell’opera.
Nel caso di opere eseguite per conto dello Stato, per i Collaudatori edili non è richiesta l’iscrizione all’albo, esattamente come avviene per il progettista e il direttore dei lavori, a patto che si tratti di ingegneri o architetti dello Stato.
All’atto pratico, per il collaudo nei lavori edili sono previste due figure: il Collaudatore Generale e il Collaudatore delle Opere Strutturali.
Il Collaudatore Generale
Il Collaudatore Generale sottopone a verifica l’operato dell’impresa e del direttore dei lavori e, in caso positivo, propone il pagamento delle somme trattenute a garanzia degli obblighi contrattuali.
Può anche essere chiamato per risolvere controversie tra le parti. Possono essere previsti dal contratto i controlli in corso d’opera che può fare o meno il Collaudatore Generale. Per le opere pubbliche, il collaudo in corso d’opera è obbligatorio quando la direzione lavori non è svolta dalla amministrazione pubblica responsabile dell’opera, in caso di affidamento dei lavori in concessione e in casi particolari. Il collaudo tecnico amministrativo è invece sempre obbligatorio.
Il Collaudatore delle Opere Strutturali
Il Collaudatore delle Opere Strutturali si limita invece a verificare il rispetto delle norme tecniche ed emette il certificato di collaudo dei lavori edili seguito di prove di carico. Questo deve essere nominato al momento della denuncia delle opere agli uffici competenti, in modo che possa seguire i controlli durante il ciclo produttivo e non solo a lavori ultimati.
Compiti e Responsabilità Collaudatore edile
I Collaudatori edili, o collaudatori statici, hanno quindi precisi compiti e responsabilità. Prima di tutto, il Collaudatore è tenuto a eseguire un’ispezione generale dell’opera nelle varie fasi costruttive, confrontando le strutture con i progetti esecutivi strutturali.
In secondo luogo, il professionista è chiamato a:
- un esame a norma di legge dei certificati relativi alle prove sui materiali;
- un esame dei certificati relativi ai controlli sulle armature in acciaio e più in generale dei certificati di cui ai controlli in stabilimento e nel ciclo produttivo;
- un esame dei verbali delle prove di carico fatte eseguire dal direttore dei lavori;
- un esame dell’impostazione generale della progettazione dell’opera;
- un esame della relazione a struttura ultimata del direttore dei lavori.
Non solo, il collaudo delle opere edili include anche la convalida dei documenti di controllo qualità ed il registro delle non conformità, assieme all’acquisizione di tutti i documenti forniti dai produttori nel caso di strutture dotate di dispositivi di isolamento sismico e/o di dissipazione. Seguono poi tutti gli accertamenti e le indagini del caso per verificare sicurezza, durabilità e collaudabilità dell’opera.
Come già detto, a conclusione delle operazioni di collaudo dei lavori edili, i Collaudatori rilasciano il cosiddetto certificato di collaudo statico. Questo documento contiene una relazione completa sul progetto strutturale in riferimento a tutto il suo periodo di vita, sui documenti esaminati e sulle eventuali attività integrative svolte, tutti i verbali delle visite effettuate, e il giudizio espresso sulla collaudabilità delle strutture e sulla loro ispezionabilità.
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Normative per i Collaudatori edili
L’attività dei Collaudatori edili segue ovviamente una normativa di riferimento.
Per le costruzioni esistenti, si devono applicare gli stessi criteri di collaudo delle nuove opere, salvo quanto aggiunto, desumibile e/o diversamente indicato nel capitolo 8 delle NTC 2018 (Nuove norme sismiche per il calcolo strutturale) e nel capitolo C8 della circolare n. 7/2019.
Il capitolo 9 delle NTC 2018 fissa disposizioni minime per l’esecuzione del collaudo delle opere edili, utile a verificare la sicurezza delle opere stesse e in particolare quella delle strutture portanti. Il Testo Unico dell’edilizia (d.P.R. 380/2001) regola invece le procedure di collaudo per tutte le parti strutturali delle opere, indipendentemente dai materiali impiegati e dalle tecniche costruttive messe in atto.