Approvvigionamenti e logistica di cantiere: il DDT
Secondo alcuni studi quasi il 50% dell’attività di un cantiere è dedicata all’approvvigionamentodei materiali: gli spostamenti e i trasporti, la ricerca dei materiali, le attività di scarico da parte degli operai, lo smistamento. Queste operazioni richiedono una particolare attenzione anche a livello gestionale.
Chi ottimizza in anticipo i propri processi di approvvigionamento, impiega con la massima efficienza il personale specializzato, evitando costi non preventivati. In un cantiere è importante avere i materiali sempre disponibili in loco, prevedere soluzioni antifurto presso le stazioni di montaggio, avere progettato una corretta mobilità di cantiere, poter con facilità riordinare i materiali a seconda dello stato avanzamento lavori. Nella prassi dell’attività edilizia in genere, e in quella artigianale in particolare, sorgono spesso dubbi in merito alla documentazione fiscale necessaria al fine di trasportare e utilizzare beni che verranno installati presso il cantiere del committente-cliente.
Il documento di trasporto
Il documento di trasporto (DDT) certifica un trasferimento di merci dal cedente (venditore) al cessionario (acquirente). L’effettiva operatività di tale documento contabile coincide con l’abrogazione delle disposizioni (DPR n. 627/1978) riguardanti l’obbligo di emissione del documento di accompagnamento dei beni viaggianti (fattura o bolla accompagnatoria), a seguito della quale, i beni viaggianti, in linea di principio, non devono essere più obbligatoriamente assistiti da documento accompagnatorio. Il documento di trasporto (DDT) è obbligatorio per la sola fatturazione differita e serve quando si consegnano delle merci e ci si vuole avvalere di un termine più ampio per emettere la fattura (entro il giorno 15 del mese successivo alla spedizione o consegna).
La logistica
La sicurezza all’interno di un cantiere edile passa anche da una precisa definizione della sua logistica. Per logistica di cantiere si intende quell’insieme di scelte, progettuali e organizzative, operate nella pianificazione dei tempi e degli spazi di lavoro, volte a mantenere lo stesso cantiere in condizioni ordinate, sicure e salubri. Fanno parte della logistica di cantiere quelle strutture mobili non destinate alle lavorazioni tipiche del cantiere come i bagni, gli spogliatoi, le docce e gli uffici. In Italia la logistica di cantiere è disciplinata dal TUSL (Testo Unico Sicurezza Lavoro) e in particolare dal Titolo IV, relativo ai cantieri temporanei e mobili.
Le strutture mobili nella logistica di cantiere
Il numero e il tipo di strutture presenti variano in base a un insieme di fattori, quali le dimensioni del cantiere, la presenza di personale di sesso femminile e la quantità di addetti impegnati. In generale però possono comprendere la guardiola, gli uffici per la direzione tecnico-amministrativa, i servizi igienici, gli spogliatoi, mensa, dormitori, infermeria e lavanderia.
Le dimensioni previste per le strutture mobili
Comunemente chiamate “baracche di cantiere” le strutture mobile accessorie sono in genere prefabbricati modulari, la cui unione permette di realizzare spazi sufficienti per tutto il personale presente nell’area interessata dai lavori. Il TUSL prevede delle dimensioni minime per queste strutture in base al loro utilizzo, come ad esempio, per l’infermeria devono essere previsti 10 metri quadrati ogni 50 addetti per la mensa 1,4 metro quadrato per ogni addetto e per gli spogliatoi 1,5 metro quadrato per ogni addetto. Bisogna considerare anche almeno un wc e una doccia ogni dieci lavoratori e un lavabo ogni cinque.